In questo articolo mostro una riparazione di un MacBook Pro 17 con problemi al chip grafico nVidia oppure ATI/AMD. La riparazione è valida sia per i modelli di MacBook Pro 17 siglati A1151 | A1212 | A1229 | A1261 prodotti dal 2006 fino al 2008, che per i modelli con display da 15″, poiché la riparazione è praticamente la stessa.
Se il vostro MacBook Pro 17 all’accensione mostra schermo nero con led bianco oppure righe o artifizi colorati, seguendo questo articolo forse saprete come intervenire e conoscerete le possibili soluzioni a questo guasto davvero molto diffuso.
Articolo originariamente pubblicato il 23 Giugno 2013 ed aggiornato a Gennaio 2019
Difetto:
Problemi Video o Logic board del MacBook Pro A1151 | A1212 | A1229 | A1261
Causa:
Saldature Chip grafico (GPU) nVidia | ATi difettose oppure chip danneggiato
Soluzione:
Reballing o sostituzione completa chip grafico (GPU) con attrezzatura professionale
Alcuni sintomi possibili:
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MacBook Pro A1151 | A1212 | A1229 | A1261 non si avvia o mostra artifizi a schermo;
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All’accensione del MacBook Pro A1151 | A1212 | A1229 | A1261 si accende il led bianco frontale ma lo schermo resta completamente nero;
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Righe, pixel colorati, o altre anomalie video durante l’uso del MacBook Pro 17 A1151 | A1212 | A1229 | A1261
Sui modelli di MacBook Pro prodotti dal 2006 al 2008 sia in versione da 15″ che da 17 potete trovare uno dei seguenti chip video (GPU):
NVIDIA GeForce: chip siglati
- G84-625-A2;
- G84-602-a2 (note: esiste in versione 64/128 bit);
- G84-603-A2;
- ATI Mobility Radeon X1600
In questo articolo mostro come effettuo una riparazione sul modello MacBook Pro 17 A1151 | A1212 | A1229 | A1261; tuttavia per altri modelli simili che dispongono di processore grafico nVidia o ATI|AMD la procedura di riparazione è la stessa.
Questi modelli di MacBook sono da tempo dichiarati da Apple come Vintage, ciò vuol dire in pratica che su di essi non viene effettuato alcun tipo di supporto da parte della casa madre, neanche a pagamento; sono macchine però ancora valide e ben fatte sotto molti punti di vista.
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Chi le possiede se le tiene ben strette: si possono ancora utilizzare, montano CPU Intel Core 2 Duo tipo T7800 sufficientemente potenti per lavori di ufficio e anche qualcosa in più, ci si riesce ad installare tranquillamente un disco SSD e reggono 4GB di RAM o addirittura 6GB se si riesce a trovare un rarissimo modulo DDR2 da 4GB.
Poi sono belle macchine e hanno proprio tutto: tastiera ‘vera’ e retroilluminata, USB, bluetooth, WiFi, SuperDrive, audio potente, schermi luminosi LCD, ecc. E alcuni modelli più evoluti possono montare fino a macOS ElCapitan…. o addirittura con qualche trucchetto Sierra / High Sierra.. Insomma ancora buone macchine.
Nella maggior parte dei casi alla pressione del tasto power il risultato sarà solo uno schermo nero e il led anteriore acceso:
Nessun segno di vita sul video. Neanche il chime, il suono iniziale tipico dei Mac di qualche anno fa..
Il problema è quasi sempre legato al chip video: anche su questo Apple MacBook le saldature composte da palline di stagno (solder ball) prive di piombo (lead free) hanno la tendenza a fratturarsi con il tempo e con l’elevato calore. Sotto una foto scattata con un microscopio di una frattura in una ball di stagno lead free.
In altri casi invece è proprio il chip video in tecnologia BGA (Ball Grid Array) che è difettoso e quindi va sostituito.
Ovviamente è una procedura che effettuiamo senza problemi in laboratorio: facciamo infatti sempre una scorta di chip nuovi…
Iniziamo quindi la fase di smontaggio dell’unità A1151 | A1212 | A1229 | A1261. Le foto qui pubblicate sono state scattate durante diverse riparazioni e fanno capo a vari modelli di MacBook: la riparazione o sostituzione del chip grafico è comunque simile per tutti i modelli di MacBook Pro sia in versione 15 che 17 pollici.
Iniziamo a lavorare sul fondo del Mac, posizionandolo su un ripiano morbido e pulito poi stacchiamo la batteria ed iniziamo ad osservare dove sono posizionate tutte le viti. In pratica sono tutte sul fondo e sui 3 bordi laterali, eccetto il lato frontale (dove c’è il pulsante per l’apertura dello schermo) dove non vi sono viti.
Iniziamo quindi a divertirci.. svitiamo tutte le viti, possibilmente posizionandole sul tavolo in maniera ordinata in modo da rimetterle al proprio posto durante il rimontaggio.
Rimuoviamo il coperchio che nasconde le RAM e smontiamo anche queste. Da notare l’estrema pulizia ed il design di ogni singolo componente… persino le viti, quelle piatte, anno un design spettacolare..
Occhio a svitare anche le viti più nascoste… Nel vano batterie ci sono altre viti a croce da rimuovere…
Queste sono le viti della scocca, presenti unicamente all’esterno dello chassis:
Ora possiamo iniziare a sollevare delicatamente la scocca superiore facendo attenzione al flat della tastiera che è collegato alla scheda madre o come la chiama Apple, Logic Board. Stacchiamolo con delicatezza ma decisione.
Ed eccoci finalmente davanti alla scheda madre del MacBook Pro.
Ora arriva la fase più delicata: dobbiamo smontare ogni flat, cavo e connettore connessi alla scheda madre, più precisamente al corpo centrale.
In realtà potremmo anche essere in grado di estrarre la scheda madre dalla scocca senza rimuovere proprio tutto…. ma per praticità decriverò i passi completi.
Stacchiamo il flat del video, il flat dell’unità ottica, i connettori presenti sulla sinistra (in alto all’hard disk); successivamente rimuovo il Superdrive (3 viti), la scheda Wi-Fi (posizionata in testa all’hard disk) e tutti gli spinotti e flat presenti sotto di questa.
Teniamo a mente o segnamoci com’è posizionata tutta la cablatura, perché dopo il lavoro tocca rimettere tutto nella stessa identica posizione..
Inoltre fate caso agli spinotti piccoli neri, ad esempio quelli delle ventole: hanno una connettività inusuale, si sganciano tirandoli con estrema delicatezza VERSO L’ALTO.
Dopo aver staccato tutti i flat e i connettori questo è praticamente uno degli ultimi che tiene ferma la scheda madre al resto dei componenti. Occhio che per staccarlo ci vuole un pò perchè il cavo è abbastanza rigido.
Finalmente arriviamo al punto di poter sollevare la scheda madre..
Ed ecco i 3 processori in bella mostra. Dei 3, il chip grafico nVidia è il primo sulla sinistra.
La scheda logica può avere diverse sigle: su questo MacBook Pro 17, la MB è siglata 820-2101-A.
La prima cosa da fare è quello di provvedere alla pulizia, rimuovendo la vecchia pasta termoconduttiva.
Passo successivo è quello di preparare la scheda logica al lavoro; una delle operazioni necessarie è la rimozione della gomma siliconica ai bordi del chip video. Questo materiale serve per stabilizzare i chip BGA dopo la loro saldatura. E’ possibile riapplicarne di nuova dopo il lavoro, ma personalmente è una procedura che non facciamo mai.
Applico un pò di flussante, scaldo con una soffiante e aiutandomi con uno specillo stacco delicatamente questi angoli in gomma.
Siamo quindi pronti per iniziare il rework: possiamo procedere con il lift della GPU per poi procedere a sostituirne lo stagno lead free con del nuovo stagno contenente piombo, con un processo di reballing, oppure optare di sostituire il chip video con uno nuovo, di recente produzione. Partiamo con il lavoro..
Di seguito alcune foto che mostrano le fasi di lavorazione di una GPU: lift del processore, pulizia e rimozione del vecchio stagno senza piombo, rimpallinamento con apposito stencil e risaldatura delle nuove solder ball contenenti piombo.
Sotto un lift..
Successivamente, approfittando della parte di scheda ancora calda, effettuo un’operazione di pulizia per rimuovere il vecchio stagno privo di piombo, cospargendo un pò di flussante e rimuovendo lo stagno in eccesso con l’aiuto della trecciola di rame… che deve essere di alta qualità onde evitare di graffiare la base del BGA.
Dopo la prima pulizia, applico altro flussante e successivamente passo dello stagno con piombo, facendo una grossa palla e spalmandola delicatamente su tutte le piazzole, per riprendere le piste precedentemente spazzolate…
Infine ripasso nuovamente la treccia di rame per ripulire un’ultima volta e lasciare tutte le piazzole ben visibili e pulite.
Poi passo al chip BGA. Dopo averlo raffreddato, devo pulirlo con la medesima procedura usata per la scheda madre / scheda video:
Dopo la pulizia stendo un velo uniforme di flussante Amtech.
Infine tocca risaldare le nuove ball di stagno, della misura adatta. Mi aiuterò a posizionare le palline di stagno utilizzando uno stencil ad aria diretta dedicato oppure universale oppure posso utilizzare uno stencil classico per stazione 90×90. Nella prossima foto utilizzo uno stancil ad aria diretta fissato con nastro kapton su una stazione 90×90; non è molto comoda come cosa poichè diventa difficile posizionare le ball di stagno e recuperare quelle in eccesso.
In tutti i lavori di reballing utilizzo del flussante molto reattivo come l’originale Amtech.
Nella prossima foto utilizzo invece uno stencil ad aria diretta montato su una economica morsetta a molla…. ed effettuo un rework con stazione ad aria.
..infatti i migliori risultati li ottengo con un rework effettuato con apposito fornetto per reflow a temperatura controllata, ovviamente autocostruito… che attacca le ball di stagno perfettamente a 190° senza mai bruciare il BGA e senza mai far saltare qualche ball.
Dopo il reflow delle ball di stagno, talvolta se necessario effettuo una pulizia del chip nella vaschetta ad ultrasuoni….
Infine pulisco con alcool isopropilico ed effettuo una bella spazzolata… la pulizia deve essere accurata, non deve esserci traccia del vecchio flussante già ‘cotto’. Le ball di stagno devono essere belle, pulite e visibilmente staccate e lucenti anche se viste a occhio nudo. Ovviamente se le osservate al microscopio o anche con una lente d’ingrandimento riuscirete a rendervi conto della qualità del lavoro fatto..
Ed ecco alla fine un esempio di BGA quasi pronto da saldare…
Infine tocca risaldare il chip grafico sulla scheda madre; applichiamo il flussante.. stendiamolo fino ad applicare un velo e non di più… altrimenti le ball si attaccheranno tra loro e la cosa inficerà sul risultato finale.
Poi posizioniamo precisamente il BGA sulla scheda madre: è forse uno dei momenti più delicati, bisogna centrarlo bene… poi il flussante farà il resto.
Infine possiamo risaldare il chip nella sua sede di origine… scegliamo ovviamente questa volta il profilo giusto per lo stagno con piombo… le temperature di fusione sono più basse (190° circa) rispetto a quelle lead free (230° circa).
Dopo aver terminato il lavoro, attendo il raffreddamento della piastra e provvedo alla pulizia rimuovendo il flussante in eccesso e pulendo i dissipatori dalla vecchia pasta termoconduttiva. Per eliminare le tracce di flussante possiamo utilizzare alcool isopropilico.
Passo successivo, l’applicazione di pasta termoconduttiva. Ne ho messo un pochino in più poichè la vecchia pasta era praticamente molto densa. Per questo Mac ho utilizzato della pasta Artic.
Un piccolo trucco: In questo caso applico della pasta termoconduttiva sia sui dissipatori che sui processori; inoltre scaldo un pò la pasta e faccio raffreddare diversi minuti prima di rimontare la scheda madre. Questa operazione permette di amalgamare meglio questo tipo di pasta.
Dopo questa operazione non mi resta che richiudere tutto seguendo al rovescio i passsi seguiti per smontare la scheda madre.
Alla fine rimonto la batteria e provo ad accendere questo MacBook Pro A1229 A1151 A1212 A1261…
Risultato?
il MacBook Pro 17 A1151 A1212 A1229 A1261 che prima aveva problemi video è stato riparato!!
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