Questa volta vediamo come riparare un portatile modello Acer 5930g che può avere uno dei seguenti problemi:
– L’ Acer 5930g non vuol saperne di accendersi: premendo il bottone di accensione si illuminano i led ma il pc si spegne completamente quasi immediatamente
– L’ Acer 5930g all’avvio presenta schermo nero
– Appena si inserisce il cavo di alimentazione l’ Acer 5930g si accende per poi spegnersi dopo pochi secondi creando un loop (accensione e spegnimento continuo, a ripetizione). In qualche caso si sente un suono simile ad un ‘tac’ provenire dalla pulsantiera (o altoparlante posto sul fondo).
Modello:
Acer 5930g
Difetto:
Il portatile Acer 5930g non si accende; oppure si accende e spegne di continuo (loop)
Qual’è il problema?
Vi sono due problemi che affliggono principalmente questo modello:
1 – Problemi con la scheda video nVidia GeForce 9600M GT ;
oppure
2 – Problemi di alimentazione causati dal componente Nec Tokin
Il secondo caso, quello del condensatore difettoso che fa spegnere o riavviare la macchina dopo alcuni secondi, è già stato trattato da me in questo articolo:
Sostituzione Nec/Tokin Acer 5930
Nel caso esposto qui tratteremo il problema della scheda video che di solito non permette l’accensione dell’Acer neanche per alcuni secondi; smonteremo il pc per arrivare a disassemblare la scheda video, un modello di scheda inserito nello slot MxM (quindi di fatto una scheda esterna dedicata) per poi effettuare un reballing.
Note: il reballing di queste schede MxM non riesce sempre su questa tipologia di componenti; tuttavia in alcuni casi conviene tentare dato l’elevato costo di alcune di queste preziose schedine.
Ma perchè gli Acer 5930 evidenziano problemi con il chip video?
La causa è di solito da attribuire alle saldature che fissano il chip video; queste sono rappresentate da palline (ball) di stagno prive di piombo che – come mostra la prossima foto effettuata al microscopio – con il tempo e con il surriscaldamento tende a sfaldarsi.
In altri casi sono i chip stessi (nVidia o ATI è lo stesso) ad essere difettosi: e l’unica soluzione è la loro completa sostituzione con elementi di recente produzione esenti da difetti. Iniziamo l’intervento…
Diciamo subito che per arrivare alla scheda video tecnicamente non c’è bisogno di smontare completamente il pc, siamo avvantaggiati poichè è necessario smontare solo il grande sportello presente sotto che nasconde praticamente tutto il cuore dell’Acer 5930: CPU, Scheda video, dissipatori, ventola. Rimuoviamo questo coperchio; questo è ciò che vedremo:
In particolare in alto a sinistra si vede chiaramente il dissipatore che ferma la scheda video inserita nello slot MXM. Non dobbiamo fare altro che rimuovere la ventola e svitare le 9 viti che tengono i due dissipatori legati alla scheda madre, rimuovendo anch’essi.
Poi una volta liberata la scheda video, rimuoviamola sollevandola dal lato destro:
La scheda video nVidia GeForce 9600M GT si mostrerà simile alla foto sotto (la scheda sotto è in realtà di un Acer 5520 ma quella del 5930 è simile).
Provvediamo ora al rework della scheda video con le solite procedure che prevedono un preheater e una stazione ad aria calda (o infrarossi).
Di seguito alcune foto di alcune fasi di lavorazione di un BGA: lift del processore, pulizia dal vecchio stagno senza piombo, rimpallinamento con lo stencil adatto e reflow per risaldare le ball di stagno con piombo.
Ecco un lift… che porto a termine grazie anche all’aiuto di una pompetta a vuoto con ventosa come questa:
Successivamente, approfittando della parte di scheda ancora calda, effettuo un’operazione di pulizia per rimuovere il vecchio stagno privo di piombo, cospargendo un pò di flussante e rimuovendo lo stagno in eccesso con l’aiuto della trecciola di rame… che deve essere di alta qualità onde evitare di graffiare la base del BGA.
Dopo la prima pulizia, applico altro flussante e successivamente passo dello stagno con piombo, facendo una grossa palla e spalmandola delicatamente su tutte le piazzole, per riprendere le piste precedentemente spazzolate…
Infine ripasso nuovamente la trecciola di rame per ripulire un’ultima volta e lasciare tutte le piazzole ben visibili e pulite.
Poi passo al chip BGA. Dopo averlo raffreddato, devo pulirlo con la medesima procedura usata per la scheda madre / scheda video:
Dopo la pulizia stendo un velo uniforme di flussante come l’Amtech (originale e non fake come si trovano in giro…)
Infine tocca risaldare le nuove ball di stagno, della misura adatta. Mi aiuterò a posizionare le palline di stagno utilizzando uno stencil ad aria diretta dedicato oppure universale oppure posso utilizzare uno stencil classico per stazione 90×90. Nella prossima foto utilizzo uno stancil ad aria diretta fissato con nastro kapton su una stazione 90×90; non è molto comoda come cosa poichè diventa difficile posizionare le ball di stagno e recuperare quelle in eccesso.
In tutti i lavori di reballing, tranne che nella fase di pulizia in cui utilizzo dei prodotti differenti, utilizzo del flussante molto reattivo come l’originale Amtech in foto, oramai prodotto raro da trovare in versione originale (con tanto di scadenza e numero di serie…):
Nella prossima foto utilizzo invece uno stencil ad aria diretta montato su una economica morsetta a molla…. ed effettuo un reflow con stazione ad aria: questo è uno dei miei metodi preferiti; spesso invece di utilizzare un flusso d’aria per il reflow utilizzo un fornetto…
..infatti i migliori risultati li ottengo con un reflow effettuato con apposito fornetto per reflow a temperatura controllata, ovviamente autocostruito… che attacca le ball di stagno perfettamente a 190° senza mai bruciare il BGA e senza mai far saltare qualche ball.
Dopo il reflow delle ball di stagno, effettuo subito una pulizia in vaschetta a ultrasuoni…. specie se ho utilizzato lo stencil direct air: infatti sfrutto la vaschetta anche per far raffreddare velocemente il chip in modo da riuscire anche a staccare più facilmente lo stencil dal processore, cosa che qualche volta può risultare difficoltosa.
Infine pulisco con alcool isopropilico ed effettuo una bella spazzolata… la pulizia deve essere accurata, non deve esserci traccia del vecchio flussante già ‘cotto’. Le ball di stagno devono essere belle, pulite e visibilmente staccate e lucenti anche se viste a occhio nudo. Ovviamente se le osservate al microscopio o anche con una lente di ingrandimento riuscirete a rendervi conto della qualità del lavoro fatto..
Ed ecco alla fine un esempio di BGA pronto da saldare…
Ora tocca risaldare il chip grafico sulla scheda madre; applichiamo il flussante.. stendiamolo fino ad applicare un velo e non di più… altrimenti le ball si attaccheranno tra loro e la cosa inficierà sul risultato finale.
Poi posizioniamo precisamente il BGA sulla scheda madre: è forse uno dei momenti più delicati, bisogna centrarlo bene… poi il flussante farà il resto.
Infine possiamo effettuare il reflow e risaldare il chip nella sua sede di origine… scegliamo ovviamente questa volta il profilo giusto per lo stagno con piombo… le temperature di fusione sono più basse (190° circa) rispetto a quelle lead free (230° circa).
Sotto un altro esempio di lavorazione su una scheda video MXM di un Apple iMac con stazione ad aria semiautomatica.
Dopo la fase di rework, applico del silicone termorestitente lungo i bordi per aumentare la tenuta del BGA, poi provvedo a pulire l’intero gruppo di dissipazione.
Particolare importanza qui è l’applicazione di pasta termoconduttiva di ottima qualità poichè questa schedina scalda tantissimo e, come già ho detto all’inizio, è conveniente aggiornare il BIOS: cosa da fare in ambiente Windows (operazione più sicura).
Dopo aver pulito l’intero gruppo di dissipazione rimontiamo tutto e controlliamo come va il nostro Acer 5930g, mediante software di controllo temperatura.
Se non dovesse ancora funzionare lo step successivo è quello di smontare completamente il pc ed analizzare la scheda madre: in particolare questo modello dispone di un condensatore NEC TOKIN che su molti modelli inizia a fare le bizze: è questo componente il primo da controllare.
QUI trovate l’articolo che descrive come sostituire questo componente.
Un altro suggerimento che posso dare è provare a staccare la batteria tampone presente sulla scheda madre e controllare sia il flat del monitor che il cavo del connettore power: in alcuni casi infatti il loop che impediva il riavvio era dovuto proprio a difetti ai connettori che – una volta staccati e riattaccati – magicamente hanno permesso il riavvio del pc!
Se anche tu hai problemi con questo Acer contattami!!
Confermo la mia disponibilità ad effettuare una riparazione “a distanza” o con consegna direttamente presso il laboratorio purchè il prodotto non sia stato troppo manomesso e purchè venga fatta confezione antiurto e spedizione tracciabile.
Per maggiori dettagli, contattatemi pure:
Carlo 393.593.35.22 assistenza@informaticanapoli.com