Modello:
Apple iMac A1224 EMC 2266 20 pollici
Problema:
l’Apple iMac 20 A1224 emette suoni all’avvio
Dettagli:
l’Apple iMac A1224 emette una serie di toni (bip) corti e lunghi
Sintomi:
All’accensione l’iMac 20 A1224 presenta schermo nero e segnali sonori indicanti BIOS EFI corrotto
Soluzione:
Ripristino BIOS EFI oppure completa sostituzione chip EEPROM
L’articolo che propongo qui rappresenta una delle mie riparazioni terminate con successo su un iMac con schermo da 20 pollici siglato A1224 ed EMC 2266.
Questo Apple iMac, malgrado sia considerato ‘Vintage‘ dalla Apple, è un modello molto diffuso di qualche anno fa ed è ancora sufficientemente performante per lavori di ufficio o in ambito casalingo.
Potenziato poi con 4GB di RAM ed un bel disco a stato solido SSD può poi migliorare tantissimo tanto da girare benissimo anche con i recenti MacOS X (El Capitan nel momento in cui scrivo l’articolo).
La maggior parte degli iMac con schermo da 20 pollici che mi arriva in laboratorio soffre di problemi alla scheda video come descritto in questo articolo:
Problema scheda video iMac A1224 20 pollici
Tuttavia questo Apple iMac A1224 evidenzia un problema differente ovvero un problema di Bios EFI corrotto che improvvisamente gli impedisce l’accensione emettendo una serie di suoni all’avvio.
Nel dettaglio, una spiegazione di questi suoni la possiamo trovare sul sito Apple: come indicato nell’apposita pagina che descrive Informazioni sui toni di Avvio del Computer Mac e che trovate anche in formato PDF qui: Informazioni sui toni di Avvio Apple Mac.
Tre toni prolungati, tre brevi e tre prolungati indicano il rilevamento di un danneggiamento della ROM EFI e segnalano che il computer è in modalità di ripristino.
Apple indica anche qualche soluzione che in molti casi funziona, che prevede il ripristino del Bios EFI utilizzando un CD di ripristino. La cosa ha funzionato in altri casi da me trattati ma su questo modello, malgrado diversi tentativi e l’uso di un lettore DVD sicuramente funzionante (trovarne uno integro su un modello iMac così vecchio è un’impresa..), non ho ottenuto nessun risultato. Poi ho capito perchè: questo è un modello del 2009 e la Apple indica che la procedura di recovery è possibile solo su modelli pre-2008.
Ecco cosa riporta il sito Apple:
Se devi ripristinare la ROM EFI su determinati computer Mac prodotti prima del 2008, dovrai usare un CD di ripristino del firmware. Cerca in Download di Apple l’immagine del CD corretta per il computer.
Se avete lo stesso problema e volete comunque cimentarvi, sopra c’è anche il link alla sezione Download di Apple dove potrete scaricare i CD di ripristino bios EFI: buona fortuna!!
Mi sono quindi rimboccato le maniche e preparato al lavoro. Come ho già fatto per altri casi simili, come ad esempio su questo Apple MacBook A1286 che evidenziava un’anomalia simile (anzi identica) con beep all’avvio:
Ripristino Bios Segnali Beep all’avvio MacBook A1286
Mi sono quindi preparato per lavorare sul chip eeprom che contiene il bios EFI.
Ma innanzitutto: che cavolo vuol dire EFI? Sui moderni PC portatili il BIOS è stato praticamente sostituito da una sua versione di firmware più evoluto chiamato UEFI che sta per Unified Extensible Firmware Interface. Apple come sempre si distingue dalla massa e chiama questo suo software solo EFI: il succo non cambia, è comunque un software (firmware per la precisione) che si posiziona ad un livello precedente del sistema operativo e permette una prima gestione dell’hardare e del boot della macchina.
Il modello su cui vado ad intervenire è un A1224 con EMC 2266, dispone di una CPU Intel dual core da 2.66 Ghz, una RAM di 2x1GB (espansa a 2x2GB) e un hard disk da 320 GB. L’etichetta presente sulla base del display fornisce tutte le informazioni nonchè il serial number:
Ma procediamo con la riparazione: va detto subito che ciò che vedrete qui non è proprio una riparazione fattibile da chiunque poichè per concluderla con successo occorrono attrezzature, esperienza e precisione ma almeno seguendo questo articolo saprete qual’è la metodologia per un tentativo di riparazione su queste macchine con problemi di Bios.
Poi se volete posso farvi io il lavoro: questa è una possibilità, nel caso contattatemi pure. Ma ora proseguiamo.
Esteticamente l’iMac A1224 ha la particolarità di avere la parte posteriore di colore nero a differenza dei corpi alluminium unibody come i modelli più recenti.
Iniziamo con lo smontare questo iMac A1224. Posizioniamo delicatamente sul banco da lavoro l’iMac con il display da 20″ rivolto al rovescio, cioè la parte alta e la base verso l’alto, la webcam rivolta verso di noi; volendo possiamo appoggiarlo su del polistirolo o gommapiuma se vogliamo, giusto per tenerlo allineato al banco da lavoro.
La prima cosa da smontare è la scocchetta sottostante il display, che nasconde il vano delle memorie RAM. C’è un’unica vite a stella da svitare e il pannellino viene via.
Ora dobbiamo smontare il display. La prima cosa che dobbiamo fare è staccare il vetro esterno presente al di sopra del display ed è fissato da forti calamite presenti sul bordo.
Dobbiamo staccarlo utilizzando due ventose create appositamente per questo scopo (acquistabili sul Web) oppure due comuni ventose; queste vanno posizionate nella parte alta del display (quindi, considerando che abbiamo posizionato l’iMac al rovescio sul tavolo, saranno posizionati in realtà nella parte bassa) come nel prossimo esempio.
Il movimento da fare per staccare il vetro è quello di sollevare verso l’alto le due ventose.
Una volta che abbiamo staccato il vetro esterno, posizioniamolo in una zona sicura, lontano da graffi o danni da impatto. Poi tocca lavorare sulla scocca: dobbiamo svitare tutte le viti presenti lungo il bordo che ho provato a segnare con dei cerchi rossi nella prossima foto; occhio che alcune viti sono più lunghe di altre quindi conserviamole in modo che in fase di chiusura vadano ognuna nella propria sede.
Dopo aver rimosso tutte le viti, possiamo procedere al sollevamento della scocca. Senza fare pressione sul vetro del display, tiriamo verso l’alto delicatamente l’intera scocca di alluminio prendendo i bordi a destra e sinistra con due mani, contemporaneamente e anche agendo sugli spigoli.
Facciamo attenzione al cavo del microfono che dovremo staccare prima di rimuovere completamente la scocca.
Sotto due primi piani del cavo del microfono: dobbiamo staccare lo spinotto che di norma è coperto da nastro adesivo. Ricordiamoci più tardi di rimettere, durante la fase di chiusura dell’ iMac A1224, del nuovo nastro adesivo / kapton per evitare corti circuiti tra i piedini del connettore e la scocca in alluminio.
Finalmente riusciamo a sollevare la cornice.. ma ancora non abbiamo terminato. Il display è ancora fermamente saldato al resto della struttura.
Per smontare il display dobbiamo staccare tutti i cavi e spinotti che collegano il display alla scheda logica, tra cui il connettore video fissato da due vitine e quello dell’inverter.
Nota: le prossime foto si riferiscono ad un altro modello di iMac A1224 che dispone di scheda madre di colore blu. Quella su cui ho ripristinato il Bios riporta sigla EMC 2266 e scheda madre marrone scuro. I passi per la rimozione della scheda logica tuttavia sono molto simili.
Ecco il connettore del flat display che è fissato da due vitine che dobbiamo ovviamente rimuovere…
… per poi sollevare lo spinotto tirando verso l’alto l’apposita linguetta..
Nei pressi della ventola c’è uno dei cavetti legati al display collegato: dobbiamo staccarlo con delicatezza.
Il cavo invece passa sulla sinistra della ventolina, incastrato all’interno per benino: quando rimonteremo la macchina dovremo fare attenzione e rimetterlo nella stessa identica posizione altrimenti la ventola ‘toccherà’ il cavo rovinandolo..
In base al modello di iMac A1224 (ci sono diverse versioni) troverete diversi connettori per l’illuminazione delle lampade. Possono esserci due coppie di connettori per l’inverter (come nelle prossime foto) oppure un unico connettore a pettine.
Importante: segnatevi con un pennarello connettore e relativa presa, contrassegnandoli con un punto o una X: infatti quando rimonterete il display dovrete rimettere ogni connettore con il relativo spinotto!! Se sbagliate la corrispondenza all’accensione il display evidenzierà disturbi molto evidenti e difetti di sincronismo!
Solleviamo e rimuoviamo delicatamente il display…
Finalmente abbiamo visione dell’intera logic board. Quello che indico è il chip eeprom che contiene il bios EFI e che dovrò necessariamente dissaldare e programmare, o nel peggiore dei casi dovrò sostituire completamente. Per lavorare sul chip è conveniente rimuovere l’intera logic board in modo da lavorare con più precisione anche con l’uso del microscopio.
La logic board di questo iMac 20 è siglata 820-2347-A 2008 mentre il chip eeprom è un SPI della Microchip/SST siglato SST25VF032B con 32Mbit e 8 pin SOIC.
Il documento di specifiche dell’eeprom lo trovate qui:
Schema Diagramma Microchip SST25VF032B
In realtà questo stesso chip è prodotto anche dalla SST (Silicon Storage Technology) ma non ho capito se l’azienda produttrice è la stessa “Microchip”.
Come ho già scritto prima, per lavorare questo chip è necessario smontare l’intera scheda logica poichè userò aria calda a temperature molto elevate per fondere lo stagno privo di stagno (circa 230° C) e per evitare danni ad altri componenti devo isolare la parte.
Cominciamo quindi a disassemblare la scheda logica e per farlo, dobbiamo asportare lo speaker in alto a sinistra in foto; poi dobbiamo svitare tutte le viti che fissano la logic board alla scocca. Le viti sono tante e tutte di diversa lunghezza e filettatura: quindi segnatevi le posizioni esatte oppure usate, come faccio io, una lavagnetta magnetica su cui posizionarle; sarà più facile dopo riassemblare l’iMac a fine riparazione.
Stacchiamo i vari spinotti: tra questi i cavetti delle ventole, cavetti antenna della schedina Wifi, antenna BlueTooth, cavo sata…
…il connettore alimantazione..
.. i 3 spinotti presenti presenti nella parte bassa della scheda..
Tra le viti da rimuovere, alcune di quelle che fissano i dissipatori alla scocca…
Uno dei connettori da staccare è coperto da un fermo in metallo; dobbiamo rimuoverlo, tirandolo delicatamente verso l’alto.
Dopo la rimozione del fermo in metallo possiamo staccare lo spinotto.
Smontiamo il connettore sata…
..e alcuni cavi da scollegare.
Dopo aver rimosso tutte le viti, cavi e spinotti, possiamo sollevare finalmente la scheda logica estraendola dalla scocca.
Ovviamente facciamolo con delicatezza onde evitare di danneggiare qualche componente.
Una volta estratta la scheda logica la posiziono sul banco da lavoro e inizio ad isolare l’eeprom utilizzando del nastro alluminio.
Poi inizio il processo di rimozione utilizzando una stazione ad aria. Pochi minuti e il componente viene via. Normalmente dall’altro lato della scheda applico uno o più dissipatori con pad termico in modo da non rovinare altri componenti saldati in quella zona.
Faccio raffreddare e inizio la fase di programmazione: anzi, prima fondamentale azione, provvedo alla lettura e al salvataggio dell’attuale firmware.
Successivamente – ed è la cosa più complicata – devo cercare un firmware EFI idoneo. Personalmente ho un vasto database di file che prelevo da macchine sane ogni volta che ho occasione di smontarle, spesso senza neanche dissaldare il chip: faccio una lettura del firmware mediante connettore a mollette (non funziona sempre però, peccato!); in caso di indisponibilità di un firmware posso crearmene uno utilizzando le informazioni sul chip attuale altrimenti procedo per forza alla ricerca su web, cosa che di solito fa perdere un pò di tempo e che necessita l’accesso a siti specializzati previo abbonamento.
Provo a fare lettura e scrittura del chip: se le fasi di lettura / cancellazione / scrittura mi evidenziano errori allora non c’è alternativa, devo sostituirlo con un componente nuovo e in quel caso posso utilizzare lo stesso modello di eeprom (preferibile) oppure un’ alternativa con specifiche molto molto simili. Dopotutto la funzionalità di questi chip è la stessa cioè mantenere e rendere disponibile un software e una memoria: una volta scelto il chip equivalente sia in form-factor che specifiche (memoria, tensione, corrente, ecc.) dobbiamo procurarcelo, programmarlo e risaldarlo.
Cosa non da poco a causa della scarsa disponibilità di questi componenti: bisogna ordinarli da ditte specializzate spesso fuori Italia.
Una volta trovato il file giusto effettuo programmazione del chip e lo risaldo accuratamente sulla scheda logica. Poi rimonto parzialmente l’Apple iMac 20 A1224… e l’accendo…
Risultato???
l’Apple iMac 20 A1224 torna a funzionare!! Nessun bip sonoro all’avvio!!
Con immensa gioia del cliente a cui era stato detto che la macchina era spacciata, ho ridato vita a questo iMac 20 rendendolo pienamente funzionante e anche più performante: infatti successivamente il cliente mi ha chiesto un upgrade del disco con installazione di un SSD, upgrade di RAM (4 GB anzichè 2 GB) e installazione di un sistema operativo recente.
Se anche voi avete
problemi di avvio con apple iMac A1224
e suoni emessi all’avvio (beep / bip in sequenza) potete contattarmi per qualche consiglio prezioso sul vostro iMac A1224 oppure per un preventivo di riparazione.
Riparo iMac Vintage! Contattatemi subito per un’assistenza Apple! Carlo 393.593.35.222 – assistenza@informaticanapoli.com